Il percorso diagnostico nelle fratt...
Riassunto Le fratture vertebrali da compressione (VCFs) sono una manifestazione clinica comune e frequente delle osteopatie da fragilità. La VCF clinica esordisce con un dolore localizzato, che inizi
Le malattie osteoarticolari coinvolgono l’apparato locomotore, ossia gli organi di movimento quali ossa (osteopatie), articolazioni (artropatie), muscoli (miopatie), tendini (tendinopatie), nervi periferici (neuropatie), ecc.; tutte hanno in comune il dolore (acuto, cronico) e la disabilità ((temporanea, permanente). Le malattie osteoarticolari sono numerose e dovute a molteplici cause: malformative, metaboliche, degenerative, traumatiche, infiammatorie, infettive, neoplastiche, la cui diagnosi talvolta può non essere facile. Tra le osteopatie più frequenti va ricordata l’osteoporosi, malattia da fragilità ossea, che colpisce uomini e donne, caratterizzata dalla comparsa di fratture, spontanee o per traumi banali, di tutte le ossa ma in particolare delle vertebre o del femore. Altre osteopatie meno frequenti ma non meno gravi sono l’osteomalacia, il morbo di Paget, l’osteite fibroso-cistica, ecc. Tra le artropatie la più frequente è l’artrosi, malattia degenerativa che può colpire tutte le articolazioni, in particolare l’anca (coxartrosi) e il ginocchio (gonartrosi). L’artrosi può essere primitiva, ossia senza che sia possibile identificarne una causa, o secondaria nella quale l’identificazione e l’eliminazione delle cause, in associazione ad un programma di prevenzione, consente spesso di evitare l’intervento chirurgico. Altre artropatie sono quelle infiammatorie, talvolta a carattere sistemico come l’artrite reumatoide o l’artrite psoriasica, altre volte a localizzazione mono-pauciarticolari come le microcristalline (gotta, pseudogotta). Il dolore mio-tendineo e mio-fasciale è particolarmente frequente e invalidante, spesso in grado di alterare profondamente la qualità di vita. L’identificazione delle strutture responsabili del dolore ed il loro trattamento, non sempre e non solo farmacologico, porta spesso ad una sua rapida risoluzione. Anche la compressione delle radici nervose (spondiloartrosi, ernie discali) e l’intrappolamento di nervi periferici (tunnel carpale, intrappolamento del nervo ulnare al gomito, ecc.) richiedono un corretto inquadramento diagnostico e un adeguato approccio terapeutico.
Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Padova, si è specializzato dapprima in Chirurgia d’Urgenza e Pronto Soccorso presso la stessa Università e poi in Ortopedia presso l’Università degli Studi di Verona. Dal 1980 ha prestato servizio come ortopedico presso la Divisione di Ortopedia-Traumatologia dell’Ospedale S. Maria della Misericordia di Rovigo e dal 1989 a tutto il 2011 è stato il Responsabile della Patologia Osteoarticolare dell’Azienda Sanitaria ULSS 18 di Rovigo. Ha dedicato gran parte della propria attività professionale alla diagnosi e cura delle malattie osteoarticolari. Ha pubblicato su riviste nazionali ed internazionali vari lavori scientifici riguardanti le malattie osteoarticolari. E’ stato co-autore con il prof. Giovanni Luisetto del libro “L’osteoporosi nella donna e nell’anziano” edito da Piccin Editore 1989, del trattato “Osteopatie metaboliche e alterazioni del metabolismo minerale” edito da Passoni Editore 2001 e del manuale “Guida rapida alla diagnosi e terapia delle Osteopatie metaboliche” edito da Informed Editore 2003. Ha contribuito di recente alla realizzazione del libro “La fragilità scheletrica nell’osteoporosi e le sue conseguenze” con i capitoli: “Diagnosi differenziale delle fratture da fragilità vertebrali in acuto” e “La terapia osteoanabolizzante: indicazioni attuali e prospettive future” edito da CIC Edizioni Internazionali 2014 e alla realizzazione del libro “Il paziente anziano in Ortopedia e Traumatologia” con il capitolo: “Metabolismo minerale osseo e fragilità scheletrica nell’anziano“. E’ stato docente di Ortopedia al corso di Laurea in Fisioterapia presso l’Università degli Studi di Padova nell’anno accademico 2013-14. E’ relatore a numerosi convegni e meeting scientifici nonché docente a corsi di formazione per Medici Specialisti e di Medicina generale. Dal gennaio 2012 esercita l’attività di medico specialista come Libero Professionista.
Incarichi di Relatore-Docente a Convegni, Congressi e Corsi di Formazione
Titoli delle relazioni: 1) Valutazione del rischio di frattura (venerdì 20 marzo); 2) Discussione interattiva con presentazione di casi clinici (venerdì 20 marzo); 3) Discussione interattiva con presentazione di casi clinici (sabato 21 marzo) Titolo della relazione: Discussant casi clinici (lavori di gruppo) Titoli delle relazioni: 1) Clodronato 200: ruolo nella sindrome algodistrofica (CPRS 1) e nell’edema midollare osseo; 2) Vitamina D: quale, quando, quanta Titolo della relazione: Esperienze condivise sugli argomenti trattati Titoli delle relazioni: 1) Caso clinico: un complesso PDTA per una banale VCF (venerdì 22 maggio); 2) Intervento chirurgico e trattamento farmacologico: quali sinergie (venerdì 22 maggio); 3) Caso clinico: fratture traumatiche o da fragilità (sabato 23 maggio) Sezione “Incontro con l’esperto”. Titolo della relazione: i bisfosfonati nell’algodistrofia (venerdì 18 giugno) Titolo della relazione: Osteoporosi opzioni terapeutiche: dalla prevenzione alla terapia (sabato 20 giugno) Titolo della relazione: La biomeccanica nel paziente con fratture vertebrali (mercoledì 16 settembre) Titolo della relazione: La terapia anabolizzante nel paziente con fratture da fragilità (venerdì 25 settembre) Titolo della relazione: La patogenesi dell’effetto domino (venerdì 2 ottobre) Radiologia – Casi clinici in pillole – Titolo della relazione: Radiografie (mercoledì 7 ottobre) Titoli delle relazioni: 1) Caso clinico: un complesso PDTA per una banale VCF (venerdì 16 ottobre); 2) Intervento chirurgico e trattamento farmacologico: quali sinergie (venerdì 16 ottobre); 3) Caso clinico: fratture traumatiche o da fragilità (sabato 17 ottobre) Titoli delle relazioni: 1) Intervento chirurgico e trattamento farmacologico: quali sinergie; 2) Presentazione e discussione casi clinici Titolo della lezione: Diagnosi differenziale delle fratture da fragilità attraverso la discussione interattiva di casi clinici Titolo della lezione: L’effetto domino nelle fratture vertebrali Titolo della lezione: Lesioni ossee da k prostatico (venerdì 13 novembre) Simposio “Il futuro del Clodronato nell’Ortopedia” – Titolo della relazione: Novità di efficacia del Clodronato nell’osteoporosi (venerdì 11 dicembre) Titoli delle relazioni: 1) Valutazione del rischio di frattura (venerdì 19 febbraio); 2) Discussione interattiva con presentazione di casi clinici (sabato 20 febbraio); 3) Gestione dell’osso post-frattura e prevenzione della ri-frattura (sabato 20 febbraio); ; Discussione interattiva con presentazione di casi clinici (sabato 2o febbraio)
Riassunto Le fratture vertebrali da compressione (VCFs) sono una manifestazione clinica comune e frequente delle osteopatie da fragilità. La VCF clinica esordisce con un dolore localizzato, che inizi
Riassunto La rapida insorgenza dell’effetto domino dopo la prima frattura vertebrale da compressione (VCF) è una conseguenza diretta delle variazioni meccaniche che interessano la colonna verte
Premessa L’osteoporosi è una osteopatia da fragilità, ossia caratterizzata da riduzione della resistenza ossea, ed i quadri clinici sono riconducibili alle fratture. La frattura di un segmento